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Melanoma, immunoteropia riduce del 40% il rischio metastasi o morte

Oncologia Redazione DottNet | 22/09/2020 13:04

Lo dimostrano i nuovi risultati aggiornati dello studio di Fase 3 EORTC1325/KEYNOTE-054 , presentati al congresso virtuale 2020 della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO)

 Passi avanti contro il melanoma.  L'immunoterapia - approccio mirato a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro - con la molecola pembrolizumab ha infatti dimostrato di ridurre il rischio di metastasi a distanza o di morte del 40% nei pazienti in stadio 3 operati e ad alto rischio. L'immuno-oncologia con pembrolizumab nel trattamento in fase precoce del melanoma, cioè dopo la chirurgia nei pazienti con questo tumore della pelle in stadio III, riduce dunque notevolmente il rischio di metastasi a distanza. Lo dimostrano i nuovi risultati aggiornati dello studio di Fase 3 EORTC1325/KEYNOTE-054 , presentati al congresso virtuale 2020 della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO).

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  I risultati dello studio hanno mostrato che, ad un follow-up di 3,5 anni, pembrolizumab adiuvante ha portato ad una sopravvivenza libera da metastasi a distanza (DMFS) rispetto al trattamento con placebo.  "Complessivamente il 65% dei pazienti trattati con pembrolizumab ha raggiunto una sopravvivenza libera da metastasi a distanza contro il 49% nel gruppo placebo - sottolinea Mario Mandalà, Responsabile Unità Melanoma dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo -. Questi dati al momento sono i più solidi e affidabili riguardo all'effetto sulle metastasi a distanza. I pazienti e i medici oggi possono dire che questo beneficio non è una sensazione ma conoscenza basata sull'evidenza". 

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